Secondo libro dei Mottetti
Per coro e strumenti.
Spartito in formato A 4 di 44 pagine
Per informazioni sull’acquisto di questa pubblicazione contattare il servizio clienti Volonté & Co:
ordini@volonte-co.com
Tel: 02/45473285 - Fax: 02/36596796
Per coro e strumenti.
Spartito in formato A 4 di 44 pagine
Per informazioni sull’acquisto di questa pubblicazione contattare il servizio clienti Volonté & Co:
ordini@volonte-co.com
Tel: 02/45473285 - Fax: 02/36596796
Prima edizione mondiale per cura e studio di Paolo Pacini, con apparato critico
ALMA REDEMPTORIS MATER - per 2 Soprani e Basso Continuo
VIDERUNT TE - per Soprano, Basso e Basso Continuo
AUDITE SANCTI - per 2 Soprani, Basso e Basso Continuo
PULCHRA ET DECORA - per Soprano, Contralto, Tenore e Basso
dalla prefazione
...Il primo brano del Secondo Libro dei Mottetti, Alma Redemptoris Mater, antifona Mariana del tempo natalizio, è costituito da un bicinium, in modo tetrardus, per due Cantus. Varie sono le figure retoriche che in esso sono riscontrabili, ad esempio, le scale ascendenti e i salti di ottava, per sottolineare la sacralità della parola èAlmaÃ, dove il procedere con andamenti per terze o seste e le morbide e tenui dissonanze precadenzali, esaltano la dolcezza vocale di questo passaggio. l'improvviso cambiamento di proporzione sottolinea in modo semplice ma estremamente efficace la parola èsurgerÈ e la relativa richiesta di aiuto dei fedeli alla Vergine Madre. Nell'ultima sezione, che si apre con un piccolo recitativo con elementi ìmodulanti, coesistono due modi, il tetrardus ed il protus, sottolineando, con questo artificio, la duplicità della Vergine, (èTu, quae genuisti natura mirante, tuum sanctum GenitoremÃ).
Viderunt te, di incerta collocazione liturgica, è costituito dalla scelta particolare e interessante delle due voci estreme, Cantus e Bassus, e dal modo deuterus in transpositio, il modo più ambiguo e affascinante. Il testo, ricco di metafore è terreno fertile; infatti, l'esordio sulla parola èDominÈ, vede la comparsa dell'elemento dattilico che, rapidamente, si trasforma in un disegno virtuosistico di ìsprezzatura. Esso costituirà l'ossatura ritmica di tutto il brano, sottolineando, di volta in volta alcune parole quali èmontesÃ, èsagittarumÃ, èfremiturÃ, èfurorÈ, riuscendo cosìa rendere sia acusticamente che visivamente il significato testuale. Le cadenze, varie, sono destabilizzanti cosìcome il modo d'impianto, e l'immagine musicale che ne deriva è ardita e artificiosa. Dopo questi episodi virtuosistici, le ultime battute, depauperate degli ornamenti precedenti, in corrispondenza delle parole èobstupefacies gentesÃ, acquistano potere e stupiscono l'ascoltatore con un semplice gioco imitativo, ottenendo cosìla completa aderenza al significato testuale, usufruendo, sempre, della preziosa Ars rhetorica...
Pamela Ferro