Autori

Castelli in aria + CD

Per pianoforte a 4 mani.

Proposte didattiche musicali per la scuola secondaria.

Libro in formato A4 di 44 pagine + Spartito di 48 pagine, CD incluso


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EM1852CD

De Cicco - Cantoni

9788860533845

€18,00

Musiche di Roberta Cantoni

Proposte didattiche di Dario De Cicco

Presentazione di Annibale Rebaudengo

Illustrazioni di Egildo Simeone

 

Presentazione
Un libro per pianoforte a quattro mani per suonare con l’insegnante al fine di rafforzare una buona relazione umana e didattica: si è introdotti nel mondo della musica come tenuti per mano, s’impara ad andare a tempo sostenuti con sicurezza, s’impara per imitazione senza indicazioni verbali - solo guardando e ascoltando, per farsi affascinare dalla musica pur suonando poche note.
Un libro a quattro mani per suonare con un compagno o un familiare per giocare imparando insieme, per suddividersi le responsabilità, per imparare a collaborare ascoltando l’altro e se stessi, per aiutarsi reciprocamente nello studio e nel suonare davanti agli ascoltatori.
Ma, tra i non pochi libri a quattro mani, Castelli in aria, si caratterizza per le attività musicali che precedono e seguono lo studio pianistico. Attività di analisi, (s)composizione e strumentazione per rinforzare l’intelligenza musicale e la creatività; attività vocali per curare l’educazione dell’orecchio, attività coreutica e di body percussion per far capire quanto il movimento del corpo, reale o immaginato, sia indispensabile all’esecuzione della musica. Le splendide immagini che introducono ogni composizione ci suggeriscono quanto la meraviglia del vedere si coniughi con lo stupore dell’ascolto della musica.
La didattica strumentale-musicale di questo libro per fortuna non separa il percorso disciplinare
relativo a una formazione di base da quello di un’educazione vocazionale, specialistica. La separatezza dei due percorsi ha danneggiato sia la formazione professionale che pensa di fare a meno
di obiettivi educativi e specifici, puntando solo su obiettivi precocemente specialistici, sia l’educazione musicale di base che, non alfabetizzando gli allievi, si accontenta non poche volte di attività che presuppongono una cultura musicale con trasmissione orale e non formalizzata. Il libro di Roberta Cantoni e Dario De Cicco invece si cura di una formazione musicale completa che può proseguire sia con risvolti professionalizzanti, sia amatoriali.
Annibale Rebaudengo
Premessa
Castelli in aria è un itinerario laboratoriale, e non un metodo, pensato per gli alunni delle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale e per gli studenti dei primi anni di studio pianistico. Vuole porsi come un tentativo di concretizzazione di percorsi sperimentativi e creativi con il pianoforte e la musica svolti dagli autori.
I materiali proposti, sebbene centrati sulla pratica pianistica a quattro mani, possono diventare lo stimolo per una molteplicità di attività musicali ed extramusicali secondo le esigenze del docente ma preservando anche un margine di scelta all’allievo.
Il diverso livello di complessità tecnica e/o di linguaggio musicale proprio di ciascun brano è da considerarsi il punto di partenza per la progettazione di percorsi tesi al superamento di eventuali difficoltà, personalizzando così ciascun processo di apprendimento e attuando una didattica orientata verso i bisogni formativi musicali individuali.
L’esperienza esecutiva con lo strumento è posta in stretta relazione con la formazione musicale globale e in essa intervengono una molteplicità di itinerari correlati facoltativi (lettura ritmica, attività coreutica, strumentario didattico, ecc.).
Considerata la ricchezza dell’attuale paesaggio sonoro entro il quale sono immerse le nuove generazioni, si è ritenuto opportuno includere nella raccolta brani appartenenti a generi e stili musicali diversi (classico, jazz, rielaborazioni di canti popolari ungheresi e composizioni originali) onde cooperare per una maggiore consapevolezza nella fruibilità di repertori altri.
Gli autori

Presentazione

Un libro per pianoforte a quattro mani per suonare con l’insegnante al fine di rafforzare una buona relazione umana e didattica: si è introdotti nel mondo della musica come tenuti per mano, s’impara ad andare a tempo sostenuti con sicurezza, s’impara per imitazione senza indicazioni verbali - solo guardando e ascoltando, per farsi affascinare dalla musica pur suonando poche note.

Un libro a quattro mani per suonare con un compagno o un familiare per giocare imparando insieme, per suddividersi le responsabilità, per imparare a collaborare ascoltando l’altro e se stessi, per aiutarsi reciprocamente nello studio e nel suonare davanti agli ascoltatori.

Ma, tra i non pochi libri a quattro mani, Castelli in aria, si caratterizza per le attività musicali che precedono e seguono lo studio pianistico. Attività di analisi, (s)composizione e strumentazione per rinforzare l’intelligenza musicale e la creatività; attività vocali per curare l’educazione dell’orecchio, attività coreutica e di body percussion per far capire quanto il movimento del corpo, reale o immaginato, sia indispensabile all’esecuzione della musica. Le splendide immagini che introducono ogni composizione ci suggeriscono quanto la meraviglia del vedere si coniughi con lo stupore dell’ascolto della musica.

La didattica strumentale-musicale di questo libro per fortuna non separa il percorso disciplinare

relativo a una formazione di base da quello di un’educazione vocazionale, specialistica. La separatezza dei due percorsi ha danneggiato sia la formazione professionale che pensa di fare a meno

di obiettivi educativi e specifici, puntando solo su obiettivi precocemente specialistici, sia l’educazione musicale di base che, non alfabetizzando gli allievi, si accontenta non poche volte di attività che presuppongono una cultura musicale con trasmissione orale e non formalizzata. Il libro di Roberta Cantoni e Dario De Cicco invece si cura di una formazione musicale completa che può proseguire sia con risvolti professionalizzanti, sia amatoriali.

Annibale Rebaudengo

 

 

Premessa

Castelli in aria è un itinerario laboratoriale, e non un metodo, pensato per gli alunni delle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale e per gli studenti dei primi anni di studio pianistico. Vuole porsi come un tentativo di concretizzazione di percorsi sperimentativi e creativi con il pianoforte e la musica svolti dagli autori.

I materiali proposti, sebbene centrati sulla pratica pianistica a quattro mani, possono diventare lo stimolo per una molteplicità di attività musicali ed extramusicali secondo le esigenze del docente ma preservando anche un margine di scelta all’allievo.

Il diverso livello di complessità tecnica e/o di linguaggio musicale proprio di ciascun brano è da considerarsi il punto di partenza per la progettazione di percorsi tesi al superamento di eventuali difficoltà, personalizzando così ciascun processo di apprendimento e attuando una didattica orientata verso i bisogni formativi musicali individuali.

L’esperienza esecutiva con lo strumento è posta in stretta relazione con la formazione musicale globale e in essa intervengono una molteplicità di itinerari correlati facoltativi (lettura ritmica, attività coreutica, strumentario didattico, ecc.).

Considerata la ricchezza dell’attuale paesaggio sonoro entro il quale sono immerse le nuove generazioni, si è ritenuto opportuno includere nella raccolta brani appartenenti a generi e stili musicali diversi (classico, jazz, rielaborazioni di canti popolari ungheresi e composizioni originali) onde cooperare per una maggiore consapevolezza nella fruibilità di repertori altri.

Gli autori