Autori

Primo libro dei Mottetti

Per coro e strumenti.

Spartito in formato A4 di 48 pagine


Per informazioni sull’acquisto di questa pubblicazione contattare il servizio clienti Volonté & Co:
ordini@volonte-co.com
Tel: 02/45473285 - Fax: 02/36596796

Maggiori dettagli

new

EM1715

Carissimi, Giacomo

9788860531995

€14,42

 Prima edizione mondiale per cura e studio di Paolo Pacini, con apparato critico

 Hymnum iucunditatis -per 2 Soprani e Basso Continuo

Militia est vita Hominis - per 2 Soprani, Basso e Basso Continuo

 O Beatum virum - per 2 Soprani, Contralto e Basso Continuo

 JuBilate, gaudete et exultate - per Soprano, Contralto, Tenore e Basso

 

dalla prefazione

Giacomo Carissimi, uomo semplice e schivo, svolse la sua attività musicale in tre sole città, Tivoli, Assisi e Roma, ove peraltro grazie alla fama di cui già godeva ricoprìinnumerevoli incarichi, non solo presso istituzioni religiose, ma anche presso cappelle musicali private.
Mentre sono improbabili sue composizioni vocali di musica liturgica quando era organista nel Duomo di Tivoli, con Maestri di Cappella di grande rilievo, sicuramente sono certe le testimonianze di sue opere vocali per la Cattedrale di Assisi, visto l'obbligo che, da contratto, aveva il Maestro di Cappella: insegnare in seminario, intervenire ad ogni celebrazione della Cattedrale, comporre e cedere al Canonico Prefetto di Musica non meno di quattro nuove composizioni all'anno per l'Archivio del Capitolo.
A questo periodo si possono tranquillamente collegare le opere su testi secondo l'Ufficio Liturgico della Cattedrale di S. Rufino.
A Roma, nella terza e più importante fase della sua vita, Giacomo si affermò come esecutore, compositore e didatta.
Il suo linguaggio musicale innovativo trova il giusto ambiente nel nuovo genere, l'Oratorio, divenendone protagonista di primo piano, particolarmente nell'Oratorio musicale su testo latino.
Questo influenzerà notevolmente persino le altre opere vocali sacre da lui composte: mottetti, cantate, dialoghi.
Anche i ìcomponimenti sacri qui pubblicati, che in gran parte si riferiscono al periodo romano, ci testimoniano, oltre ad un ìmoderno linguaggio musicale, una innovativa e più vasta versatilità del testo, non esclusivamente legato al servizio liturgico, ma spesso influenzato dalle più libere formulazioni adottate dall'Oratorio.
Basti pensare al mottetto ìO Beatum virum, derivante in parte dalla liturgia per la festa di S. Martino di Tours ed in parte dall'ufficio ritmico di Giuliano da Spira, per la festa di S. Francesco di Assisi, oppure a ìMilitia est vita hominis, desunto dai testi biblici.
Secondo le innovazioni tipiche dell'epoca, la scelta della parte letteraria è finalizzata agli intenti della ìTeoria degli affetti, ispirata all'oratoria sacra del periodo barocco e alla retorica del tempo.
Il principio della ìDottrina degli affetti nel periodo barocco si distingue da quello rinascimentale, poichè si ricerca uníespressione più caratterizzante, ricca di innovazioni e contrasti espressivi: procedimenti contrappuntistici armonici, sezioni accordali ricche di suggestioni, sviluppo lineare denso di colorature, diminuzioni e madrigalismi felici e suadenti.
Le voci si amalgamano o si contrappongono come tessere di un mosaico, con scelte timbriche del tutto personali, quasi fossero protagoniste di una scena.
Mentre le prime tre pubblicazioni qui riportate sono trascrizioni da stampe coeve, discorso a parte merita il mottetto ìJubilate, gaudete et exultate, il quale fa parte di un brogliaccio di composizioni sacre di Giacomo Carissimi, che Padre Giovan Battista Martini fece arrivare da Roma, grazie all'intervento del maestro di cappella di S. Giovanni in Laterano. Interessanti si rivelano, dalle più di duemila lettere custodite nel Civico Museo Bibliografico di Bologna, le tecniche che Padre Martini,dedito alla stesura della prima vera e propria Storia della Musica, utilizzò per ottenere importanti opere musicali. La corrispondenza del maestro bolognese, testimonia che Martinia volte componeva musiche per altri, contentandosi di avere in cambio mezzi per incrementare la propria biblioteca musicale, oppure addirittura ci documenta come sia persino giunto a trafugare qualche manoscritto. Grazie a queste lettere sappiamo che, in cambio di una buona mortadella, riesce a farsi dare dal maestro di S. Giovanni in Laterano, il brogliaccio autografo del Carissimi, dal quale è stato desunto il presente mottetto ìJubilate, gaudete et exultate, risparmiandolo dal successivo scempio fatto dai napoleonici, che bruciarono tutti gli autografi esistenti nell'Apollinare.
Scopo della presente pubblicazione, e delle altre che seguiranno, è di restituire alle composizioni del grande maestro lo straordinario successo originario.

Albino Varotti

 

Carrello  

Non ci sono prodotti

Spedizione €0,00
Tax €0,00
Totale €0,00

Prezzo IVA compresa

Acquista

PayPal