Mi piace...Mozart + CD
Per pianoforte.
Spartito in formato A4 di 20 pagine con CD INCLUSO
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22 brevi composizioni per giovani pianisti
revisione e diteggiatura di Sandro Baldi
01 Minuetto K. 15c
02 Rondò K. 15d
03 Contraddanza K. 15e
04 Minuetto K. 7III
05 Minuetto I K. 15i
06 Minuetto II K. 15k
07 Minuetto I K. 1e
08 Minuetto II K. 1f
09 Minuetto I K. 6 IIIa
10 Minuetto II K. 6 IIIb
11 Minuetto K. 5
12 Allegro K. 15a
13 Minuetto K. 2
14 Allegro K. 3
15 Allegro K. 1c
16 Minuetto K. 1d
17 Contraddanza K. 15h
18 Tema popolare K. 265 ìAh, vous dirai - je maman
19 Adagio per Glasharmonika K. 356
20 La tartina di burro
Appendice
Moderato in Do maggiore
Allegretto in Sol maggiore
PRESENTAZIONE
Frequentemente parliamo di Wofgang Amadeus Mozart come piccolo genio o fanciullo prodigio, ma anche per lui ci sono stati degli inizi, degli anni di apprendistato, in cui le nozioni apprese e le lezioni impartite dal padre Leopold trovavano immediata applicazione nei quaderni dei compiti.
Questa raccolta, destinata ai piccoli pianisti, offre ai giovanissimi pagine scritte da un giovanissimo, anche se eccezionale; è un quaderno dei compiti preparato proprio col quaderno dei compiti di un piccolo grande genio. Una buona parte dei brani qui presenti appartiene infatti al primo quaderno che Leopold Mozart preparò per il figlio, perchè vi scrivesse le sue esercitazioni.
I lavori con il catalogo K.1 furono preparati nel 1761, anche se poi trascritti dal padre in un secondo momento, probabilmente dopo il primo soggiorno a Vienna, nel 1762. Sono principalmente minuetti che mostrano già come il bambino avesse chiarissimo il trattamento delle piccole forme.
Il Minuetto K. 2 è del 1762 e mostra una semplicità in cui è prevalente la caratterizzazione ritmica. Da notare, tuttavia, come uno dei modelli di scrittura all'epoca più utilizzato, il basso albertino, qui non abbia ancora fatto la sua comparsa.
Ben altre proporzioni ha l'Allegro K. 3, sempre del 1762, che pur nella sua semplicità mostra come il fanciullo, dopo le semplici forme della danza, stesse piano piano appropriandosi di strutture più complesse come quelle della sonata preclassica. Il brano ha già una struttura bipartita, in cui, dopo il segno di ritornello, si può quasi scorgere l'idea di uno sviluppo prima della ripresa del tema iniziale.
Il Minuetto K. 5, composto a Salisburgo nel 1762, è pagina davvero originale nel suo passaggio continuo dal ritmo binario a ternario. Il brano è sicuramente rimasto incompiuto, in quanto, per quanto giovanissimo, l'autore non avrebbe mai iniziato una composizione in Si bemolle per terminarla in Fa maggiore!
I Minuetti K. 6 furono scritti dal giovane Mozart nel 1763, nel corso del suo primo viaggio europeo e nel 1764 si affiancarono ad altri tre brani, per costituire una sonata per Clavicembalo e Violino. Caratteristica e non sempre elementare la scrittura di queste due pagine, che si alternano a costituire, anche se in un rapporto tonale inverso, il dittico minuetto-trio.
Nel Minuetto K. 7, composto nel 1763 a Parigi, Mozart è cresciuto, non tanto anagraficamente, quanto dal punto di vista musicale. Non sono passati inutilmente i primi viaggi e gli incontri avuti nella capitale francese con i grandi autori del momento. Pur non potendo pretendere meraviglie dal giovanissimo compositore, qui è già presente il basso albertino e un accompagnamento non più a note singole, ma con gli accordi sciolti tipici di quello stile.
Tutti i brani indicati con K. 15 appartengono al celebre Quaderno Londinese, di cui è andato perso l'autografo. Nel 1763 i Mozart sono in viaggio per l'Europa e arrivano a Londra, dove rimangono diversi mesi. Il fanciullo, oltre ad esibirsi, compone moltissima musica. La raccolta comprende pezzi per Clavicembalo, schizzi per successivi lavori sinfonici e anche pagine per Organo. Di forma e difficoltà diversa essi testimoniano i progressi straordinari di questo fanciullo di soli otto anni.
Completano la raccolta alcune composizioni che non appartengono agli anni dell' apprendistato.
II tema popolare "Ah, vous dirai-je maman", fu utilizzato da Mozart alla fine degli anni settanta come spunto per una serie di variazioni (Dodici variazioni K. 265) che partendo da questa melodia lineare giungono ad un vero e proprio virtuosismo.
La Tartine de beurre da suonare con un dito solo è un brano scritto da Mozart bambino, di cui non si conosce la data di composizione e a cui è stato attribuito il numero di catalogo Anh 284n. Il brano associa, inevitabilmente, il burro alla scivolosità, ed è costruito in ritmo di valzer sui glissando, ovvero sulle scivolate sulla tastiera. Per quanto geniale, Wolfgang Amadeus rimaneva comunque un bambino, che riusciva a divertirsi e a prendere in giro il suo lavoro, forse facendo anche un poà arrabbiare il severo genitore.
l' Adagio in do maggiore per glasharmonica (strumento in voga all'epoca, formato da una serie di coppe di cristallo suonate con un archetto di violino), è tra quelli composti in maturità, quasi per divertimento. Pur nella destinazione ludica non manca tuttavia l'impegno melodico e contrappuntistico.
Maria Chiara Mazzi
Essendo una edizione destinata agli allievi di pianoforte, il testo originale è stato arricchito con diteggiature razionali e con segni di fraseggio e dinamica (punti di staccato, legature, forte, piano, ecc.) essendone, il testo originale, praticamente quasi sempre privo. Alla fine della raccolta sono stati inseriti due brevi brani attribuiti a Mozart da alcuni revisori ma dei quali non è stata ritrovata la fonte.
Sandro Baldi