Per la prima volta in un disco dedicato alla Bossa Nova ascoltiamo questo stile nella sua interezza; infatti, a differenza di quanto avviene con il jazz che utilizza i songs di Jobim come standards sui quali improvvisare, con armonie e fraseggi propri del jazz stesso, qui Ronchini approfondisce nei suoi soli, nelle sue introduzioni e con i suoi arrangiamenti i fraseggi e le armonie che il musicista brasiliano sintetizza nelle 16/32 battute delle sue canzoni.